lunedì 17 febbraio 2014

Ma l'arte...cosa è? E cosa è arte?



Che cosa è l’arte? Quante volte vi sarete posti questa domanda!

L’arte nel suo significato più ampio comprende ogni attività umana, svolta singolarmente o collettivamente, che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza porta a forme creative di espressione estetica.

L’arte è stata anche considerata sotto l’aspetto di una professione o di una tradizione. Le professioni artigianali come quelle del Medioevo, durante il quale si sviluppano attività specializzate, danno vita alle corporazioni. Ogni arte aveva una sua antica tradizione i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nelle regole dell’arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.


Latino: ars, greco tecnè: la capacità umana di fare qualsiasi oggetto, ossia la capacità consiste nelle conoscenza delle regole. Periodo ellenistico: iniziano le prime classificazioni e le arti vengono divise in comuni e liberali a seconda che richiedessero uno sforzo fisico o uno sforzo intellettuale.

Nel medioevo le arti comuni vengono chiamate meccaniche, ma continuano ad avere un ruolo alterno rispetto alle arti liberali. La condizione sociale degli artisti migliora notevolmente nel corso del Rinascimento ed è in questa fase che nasce la distinzione tra scienziati e artigiani. Ad eccezione di Leonardo.

Nel 1735 Baumgarten conia il termine Estetica. I canoni delle Accademie dettano legge ma alla fine del XVIII secolo cominciano le prime crisi per i concetti di bello e di arte. Nascono nuove forme di espressione come la fotografia, il design che bisognava far rientrare nel concetto di arte, per questo dal XX secolo viene abbandonata una definizione onnicomprensiva di arte e di opera d’arte.

Il termine arte diventa un concetto aperto, in cui tutte le possibili definizioni di arte confluiscono. Oggi nell’arte contemporanea non è più essenziale saper fare qualcosa, l’importante è pensare, in ogni caso possibilmente prima degli altri, la cosa giusta, al momento giusto: le nuove idee sono spesso scomode, ma sono quelle che consentono a una società di non invecchiare.

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