Sabato 13 settembre, dalle ore 16.00, le guide volontarie del gruppo FAI Giovani
esporranno la storia, le particolarità, l'architettura e le testimonianze artistiche della
chiesetta romanica.
E' possibile
prenotarsi scrivendo una mail all'indirizzo faigiovani.sebinovalcamonica@fondoambiente.it.
Per coinvolgere anche i turisti stranieri, le visite si svolgeranno, oltre che in lingua italiana, in lingua inglese e tedesca.
Questa piccola chiesa attualmente sconsacrata, in epoca bassomedievale faceva probabilmente parte di un complesso di più edifici di proprietà dell'episcopato di Brescia che si estendevano nell’odierno brolo delle Madri Canossiane. Tali fabbricati, una magna domus e una turris sono databili tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo. La chiesa di San Silvestro era forse l’oratorio privato del vescovo quando soggiornava quattro mesi l’anno nel palazzo Martinengo a Iseo.
La chiesa divenne poi sede della
confraternita dei Disciplini della Santa Croce nel 1469, la quale fu soppressa in seguito agli editti napoleonici nel 1797. Pare che la confraternita si sia formata sulle spoglie del Consorzio del Santo Spirito, attivo almeno dal 1296 e attestato fino al 1437.
Le Discipline avevano funzione pacificatrice in una società dilaniata da lotte intestine tra partiti e da guerre, praticarono il culto della persona di Cristo e soprattutto preparavano gli individui alla "buona morte".
Carlo Borromeo ne stilò una "Regola". Tra le opere di carità le sepolture, le esequie e la preparazione cristiana alla morte, assumevano valore centrale.
A questo tema si ricollegano gli affreschi legati al macabro, come la Danza Macabra, rinvenuta nel 1985 e risalente risale alla fine del XV - inizi del XVI secolo.