Accidenti è davvero tantissimo che non scrivo, ma è successo davvero di tutto!
Recentemente ho visitato il Museo Gypsotheca Canova a Possagno, un emozionante luogo di scoperta. Ho colto l'occasione per scattare tante fotografie che mi saranno utili al rientro a scuola. D'altra parte Canova è il principale scultore del Neoclassicismo ed è un argomento molto importante.
Avevo già visitato questo museo in occasione di una cena nel brolo di casa Canova e una visita a lume di candela della splendida Gypsotheca.
Casa Natale e Gypsotheca custodiscono l'eredità storica ed artistica di Antonio Canova (Possagno 1757, Venezia 1822).
Il complesso museale è composto dalla Casa natale e dalla Gypsotheca collocata nell'originale basilica (1836) e nell'ampliamento progettato da Carlo Scarpa, che raccoglie i modelli originali in gesso dai quali sono stati tratti i marmi che oggi si trovano nei più importanti musei del mondo.
Visitando la Casa natale è possibile osservare i passaggi fondamentali del suo metodo di lavoro.
Si parte con disegni su carta e bozzetti in argilla, poi si passa alla creazione del modello in gesso a grandezza naturale che sarà poi tradotto sul marmo di Carrara.
Sui modelli originali in gesso si possono notare tanti puntini scuri: sono le rèpere, chiodini, generalmente in bronzo, posti sulla superficie, che fungono da riferimento per passare dal gesso al marmo.
Per queste fasi Canova si avvaleva di numerosi collaboratori.
Tuttavia, le fasi finali erano di sua esclusiva competenza: una raffinatissima levigazione e la stesura di cere e pigmenti naturali sulla superficie marmorea per dare l'effetto di vera carne e, quindi, di una scultura viva.
Insomma, tutto il contrario di come è stata percepita la sua produzione durante il XX secolo, tanto che Roberto Longhi definí Canova "lo scultore nato morto".